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Montenegro: Djukanovic eletto presidente al primo turno. Podgorica resta nella scia dell’Unione europea

Nelle prime elezioni dopo l’adesione del Montenegro alla Nato, la vittoria preannunciata va al leader del Partito democratico socialista, attualmente al governo (Dps) Milo Djukanovic, che ha ottenuto il 53,8% dei voti. “Il risultato conferma la solida intenzione del Montenegro di proseguire nel cammino europeo, affinché i suoi cittadini abbiano una qualità di vita europea e raggiungere la piena adesione all’Ue”, ha detto il neopresidente eletto al primo turno. A larga distanza segue il candidato dell’opposizione, il filorusso Mladen Bojanic con il 33,5% mentre terza rimane l’unica donna, Draginja Vuksanovic, del partito socialista con l’8,3%. Circa il 64% dei montenegrini si è recato alle urne ieri, il 10% in meno rispetto alle parlamentari scorse ma più delle presidenziali del 2013. Per questo il quotidiano montenegrino Vijesti titola “Djukanovic al potere per altri cinque anni, ma tanti elettori sono rimasti a casa”. Uomo forte di Podgorica, Djukanovic e il suo partito stanno governando il Montenegro da circa 30 anni, tempo in cui il neopresidente è stato sei volte premier e una volta presidente della Repubblica. E mentre le agenzie internazionali lo segnalano come il candidato del partito che ha voltato le spalle alla Russia portando il Paese nella Nato, il quotidiano Blic scrive: “Politico o leader, Milo Djukanovic è il montenegrino più grande dopo il Re Nicola”, paragonandolo anche al fondatore della Jugoslavia, Tito. Sempre secondo Vijesti però, sulla costa adriatica, Djukanovic ha avuto minori consensi, mentre ha avuto un forte successo a Podgorica.

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