Diocesi: mons. Santoro (Taranto) ai ragazzi missionari, “guardate gli altri con lo stesso sguardo d’amore con cui siete stati guardati”

“Guardàti dall’amore” è il filo rosso che ha guidato le riflessioni di un migliaio di bambini e adolescenti tarantini, che sabato pomeriggio hanno partecipato alla 17ª edizione della Festa dei ragazzi missionari, sul tema “Sorridi ed il mondo cambierà”, organizzata dall’Ufficio di cooperazione missionaria tra le Chiese, per mezzo della Pontificia Opera dell’infanzia missionaria. Le parrocchie, divise in vicarie, hanno lavorato per un anno intero in vista di questo momento conclusivo, approfondendo un continente ed una virtù: Oceania e l’amore, Asia e la contemplazione, l’Africa e la fiducia, l’America e la misericordia e l’Europa e l’accoglienza. A dare il benvenuto ai missionari in erba, c’era l’arcivescovo della diocesi ionica, mons. Filippo Santoro. “Il vescovo viene prima di tutto per guardarvi uno ad uno, così numerosi e colorati – ha detto, prendendo la parola dopo essersi prestato alle foto con i giovani – così come si fa con un’opera d’arte. Chi ama guarda con attenzione l’altro. E la bellezza è scoprire che oltre a guardare siamo guardati con occhi d’amore, in primis dai nostri genitori e poi da insegnanti, educatori, catechisti, amici. Guardate gli altri con lo stesso sguardo d’amore con cui siete stati guardati, che è lo sguardo di Gesù che è sempre su di noi e ci accompagna per tutta la vita. Non ricambiate mai ghiaccio con ghiaccio e durezza con durezza, siate portatori di pace a scuola, in casa, nello sport, tra gli amici. L’annuncio di Gesù non si fa a parole ma con gli occhi, un abbraccio, la propria testimonianza”.

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