Crisi in Siria: il rischio-guerra sui giornali di tutto il mondo. Trump e Assad dal “Sidney Morning Herald” ad “Al Jazeera”

AFP PHOTO / JOSEPH EID

È Donald Trump che oggi occupa tanti titoli, dopo le sue minacce via Twitter. Sull’australiano “The Sidney Monring Herald” si parla di “continue crisi” che “aiutano a nascondere il caos di Donald Trump”, e si racconta una “settimana buia e caotica per Trump, il suo partito, l’America e il mondo”. Diverse le “guerre” che Trump ha intrapreso o vuole intraprendere: una guerra di partito, una economica, una legale e poi quella militare. Anche il “New York Times” parla stamane “della guerra commerciale”, che è nelle intenzioni di Trump verso la Cina che adesso “sta cercando di capire come rispondere all’agenda combattiva” del presidente americano. Sul NYT si parla di conflitto in Siria con un video che spiega “che cosa si prova sotto un attacco aereo”. La “Tass” in lingua inglese ha in prima pagina la dichiarazione dell’inviato siriano all’Onu secondo cui “i terroristi hanno comprato gli agenti tossici”, usati durante il conflitto militare in Siria, “dalla Libia tanto tempo fa”, con il sostegno dei servizi di intelligence di “Turchia, Arabia Saudita, Stati Uniti, Francia”. Invece “Le Figaro” in apertura di sito sceglie di occuparsi della battaglia che Trump ha in corso con l’ex capo dell’Fbi James Comey che in un libro, che uscirà martedì, “regola i conti” con Trump, titola il giornale francese.

Le questioni economiche e il caso Comey sono anche in apertura del “Frankfurter Allgemeine” che però riporta anche le critiche dell’Fdp, il partito liberal democratico alla cancelliera Merkel “per il suo no alla partecipazione tedesca in un possibile attacco militare in Siria: L’America potrebbe aver bisogno del sostegno della Germania”. Sul “The Guardian” in apertura c’è la preoccupazione americana che “ci potrebbe essere una escalation fuori controllo di un attacco militare”, in un queste ore di sospensione mentre il segretario americano per la difesa Mattis “ancora cerca prove su chi abbia compiuto l’attacco chimico” e Macron afferma di avere le prove che sia stato “Bashar al Assan responsabile per l’attacco”. Ma sul Guardian anche le accuse di Corbyn alla May di “aspettare le istruzioni di Trump”, sebbene il “gabinetto abbia sostenuto l’appello della May per una risposta robusta”. Su Aljazeera oggi si racconta che “le forze del governo Assad hanno preso tutto il Gouta orientale” e si spiegano i termini dell’accordo che le forze governative e, in particolare, i militari russi hanno stipulato coi ribelli.

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