Armi nucleari: Caritas Faenza-Modigliana, i giovani del Servizio civile volontario impegnati nella campagna “Italia, ripensaci”

I giovani del Servizio civile volontario attualmente impegnati con la Caritas di Faenza-Modigliana hanno scelto di sostenere la campagna “Italia, ripensaci”, traducendo in azione concreta le informazioni apprese sui movimenti nonviolenti e l’impegno civile. “Attualmente – si legge in una nota – esistono nel mondo circa 14.900 testate atomiche, delle quali 70 in Italia, tra Ghedi (Bs) e Aviano (Pn). Quelle nucleari sono le uniche armi di distruzione di massa non ancora vietate”. “Ben presto, però, lo saranno – prosegue la nota – perché il 7 luglio 2017 è stato approvato all’Onu il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari con 122 voti a favore. Per divenire vincolante dovrà essere ratificata da almeno 50 Stati”. L’Italia non ha partecipato al voto finale, mentre in precedenza aveva votato ‘no’ alla Risoluzione che di fatto apriva la strada ai negoziati per la stesura del testo ora approvato. “Affinché il Governo firmi e ratifichi il Trattato è stata lanciata a livello nazionale la campagna ‘Italia, ripensaci’”. Sollecitate da varie associazioni, a Faenza hanno già aderito: il Consiglio Comunale, attraverso l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno; il sindaco, che ha inviato una lettera all’allora presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Ora è iniziata la seconda fase, rivolta all’intera opinione pubblica, con la distribuzione di cartoline che si chiede ai cittadini di compilare e restituire agli organizzatori. Per questo motivo i volontari in Servizio civile presso la Caritas diocesana di Faenza-Modigliana saranno presenti martedì 17 aprile dalle 15 alle 18 presso il bar “Nove100” di Faenza, per raccogliere le cartoline sulla proibizione delle armi nucleari.

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