Povertà educativa: Unicef, al via nei prossimi mesi in 7 regioni italiane “Lost in Education”

Prenderà il via nei prossimi mesi il progetto di contrasto alla povertà educativa “Lost in Education” , che verrà realizzato dall’Unicef Italia come capofila, in collaborazione con Arciragazzi, 20 scuole (13 Istituti comprensivi e 7 Scuole superiori) di 7 regioni in Italia (Lazio, Lombardia, Sicilia, Puglia, Liguria, Sardegna, Friuli Venezia Giulia). “Lost in Education” è tra i 17 progetti multiregionali approvati da “Con i Bambini”, impresa sociale cui è affidata l’operatività del Fondo per il contrasto alla povertà educativa, attraverso il “Bando Adolescenza” (11-17 anni) per un valore di 1.900.000 euro. “Destinatari del progetto – spiega l’Unicef – sono i ragazzi e le ragazze delle scuole secondarie di primo grado e di secondo grado partner del progetto: i ragazzi sono gli attori trasformativi del progetto e, con i docenti e accompagnati dagli operatori, diventano essi stessi ‘pontieri’ tra scuola e altri attori della comunità educante. La scuola sarà anch’essa destinataria di servizi con un coinvolgimento diretto dei docenti e delle famiglie e, con loro, soggetti formali e non formali delle comunità”.
Il progetto “Lost in Education”, che durerà 38 mesi, chiarisce l’Unicef, “ha l’obiettivo di migliorare il benessere dei ragazzi e delle ragazze e la loro capacità di percepirsi come attori trasformativi della propria comunità scolastica, territoriale e di vita; rafforzare la centralità della scuola come luogo educativo e aumentare il supporto della comunità intorno ad essa; curare, sviluppare, sostenere le dinamiche e le relazioni di comunità in cui gli attori sociali siano capaci di riconoscere le proprie competenze educative e di dare attivamente il proprio contributo per il benessere degli adolescenti”.
Attraverso il coinvolgimento dei ragazzi e delle ragazze, degli insegnanti e delle famiglie “saranno realizzate attività di mappatura delle aree in cui avrà luogo il progetto, individuando punti di incontro, aggregazione e socializzazione degli adolescenti, facendo emergere il capitale educativo di una comunità. Saranno attivati 7 tavoli di partecipazione attiva (1 per regione) per confrontare buone prassi e strategie comuni per affrontare situazioni di fragilità educativa; si procederà ad attivare laboratori misti di studenti, docenti, famiglie e attori della comunità con la finalità di costruire ambienti sicuri in cui i ragazzi possano sviluppare le proprie capacità e avviare percorsi territoriali di co-progettazione verso una comunità che si attesta come educante”. Info: www.unicef.it.

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