Terremoto Marche: testimonianza da Pieve Torina, “la gente è esasperata”

Foto interno Sae - Riccardo Pompei

Le Marche tornano a svegliarsi, di nuovo, con l’incubo del sisma. Una violenta scossa, di magnitudo 4.6, è stata infatti registrata alle 5.11 di questa mattina. Un boato e un movimento sussultorio con epicentro a Muccia, a 2 km da Pieve Torina, in provincia di Macerata: nello stesso paese, la scorsa settimana, sebbene di magnitudo inferiore, si erano verificati altri eventi sismici lasciando presagire la continuità dello sciame. Il terremoto è stato avvertito distintamente in tutta la ragione, in particolar modo nelle zone già duramente provate dai sismi dell’agosto e ottobre 2016 e, poi, del gennaio 2017. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) alla scossa principale ne sono subito seguite due di minore entità – 3.5 alle 5.46 e alle 6.03 -, con successive repliche che rientrano nella sequenza di due anni fa. Già pienamente allertata la macchina operativa del Dipartimento della Protezione civile, che dalle prime ore dell’alba è in costante contatto con le strutture regionali. Non risultano feriti ma si riscontrano comunque danni agli edifici già gravemente lesionati e, soprattutto, alle Strutture abitative di emergenza (Sae), in cui sono caduti suppellettili e pezzi di intonaco, facendo ripiombare nel terrore la gente psicologicamente molto provata dalla tragedia. Nel web, immediata la reazione degli utenti, quasi ad esorcizzare la paura e a dichiarare uno stato emotivo che sembra destinato a perpetuarsi: “Chiamatele aftershock, ma queste sono scosse molto forti e le persone sono davvero esasperate”, ha commentato a caldo un terremotato di Pieve Torina.

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