Sud Sudan: Medici Cuamm, domani a Roma un incontro a un anno dallo scoppio dell’emergenza fame. “La situazione è ancora grave”

A un anno dallo scoppio dell’emergenza fame in Sud Sudan, Medici con l’Africa Cuamm fa il punto sulla situazione per tenere alta l’attenzione su un Paese molto fragile, così come ribadito anche recentemente da Papa Francesco con la giornata di digiuno dello scorso 23 febbraio. L’appuntamento è per domani, 11 aprile, a Roma (ore 18.30, Casino dell’Aurora Pallavicini). L’emergenza fame è formalmente terminata ma lo stato di nutrizione della popolazione rimane molto grave e si aggiunge a una situazione sanitaria già di per sé estremamente precaria. “La situazione è sempre molto incerta, il Sud Sudan sta vivendo una enorme svalutazione, il valore del denaro è sempre più basso – spiega Chiara Scanagatta, coordinatore dei progetti in Sud Sudan, appena rientrata dal Paese -. Oggi Medici con l’Africa Cuamm sta lavorando in 5 ospedali, 164 strutture sanitarie, collaboriamo con 12 uffici sanitari di contea, ci relazioniamo con 5 ministeri della Sanità, tra Yirol e Rumbek con oltre 1.000 operatori tra locali ed espatriati, senza contare la scuola per ostetriche di Lui e tutto l’intervento a Nyal, contro la fame. Serviamo una popolazione di 1.384.000 persone circa. Nel 2017, abbiamo realizzato 377.544 visite ambulatoriali pediatriche, 16.951 parti assistiti e 45.506 prime visite prenatali. È una mole di lavoro enorme, ma un passo alla volta, il Cuamm sta facendo la differenza. A Nyal, in particolare, ci concentriamo su 4 villaggi remoti e molto difficili da raggiungere”.
“Il nostro grazie va a quanti ci hanno sostenuto per far fronte a questa emergenza, in particolare la Cei, la Cooperazione italiana, la Fondazione Elsa e Nando Peretti, la Fondazione Prima Spes e molti altri ancora che ci aiutano ogni giorno. Il lavoro da fare per questa gente resta ancora tanto e abbiamo bisogno di chiunque abbia voglia di accompagnarci in questo cammino”, conclude don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm. All’appuntamento di domani sono previsti, tra l’altro, i saluti del premier uscente, Paolo Gentiloni.

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