Corruzione: Alberti (filosofo), “ridare ossigeno al fuoco dell’antimafia con la cultura”

“Combattere la corruzione e la mafia con la cultura significa ridare ossigeno al fuoco dell’antimafia e dell’anticorruzione, che si motivano dell’elaborazione culturale. Altrimenti perdono forza”. Lo ha detto Vittorio V. Alberti, filosofo e autore del libro “Pane sporco”, intervenendo questa mattina all’Università di Milano Bicocca, durante la conferenza su “Corruzione, peste della modernità”. “Non basta il moralismo ma occorre una dura rianimazione intellettuale, perché anzitutto gli intellettuali sono silenti – ha aggiunto Alberti –. Durante il caso di Mafia Capitale filosofi, storici e sociologi non hanno detto una parola e non hanno inciso. Adesso è ricominciato il processo d’appello e continua il silenzio degli intellettuali”. Un altro motivo per cui ciò avverrebbe, secondo il filosofo, è legato al fatto che “le istituzioni hanno bisogno di una cintura culturale che le motivi”. “In questo senso ‘Pane sporco’ e ‘Corrosione’, questi due libri che oggi portiamo non a caso in una grande università a Milano, vanno in questa direzione”.

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