Custodia del creato: card. Turkson, “peccato ecologico in prospettiva planetaria è rottura di tre relazioni vitali”

Il peccato ecologico “è la rottura di tre relazioni vitali”, ha spiegato il card. Peter Kodowo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, nella lectio inaugurale della conferenza internazionale  “Radical Ecological Conversion After Laudato Si’. Discovering the intrinsic Value of all Creatures, Human and Non-human” che si è aperta oggi a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, per iniziativa delle ambasciate di Georgia, Germania e Paesi Bassi presso la Santa Sede in collaborazione con la Pontificia Università Gregoriana e il Joint Diploma in Integral Ecology delle Università Pontificie (fino a domani). Commentando l’enciclica di Papa Francesco, Turkson ha sottolineato che una delle sue “caratteristiche più notevoli” è “il suo approccio integrale”; non “un semplice ambientalismo o un pensiero verde alla moda, ma ‘ecologia integrale'”, concetto legato ad una visione antropologica secondo la quale gli esseri umani non sono completamente autonomi”. Il Papa indica cioè “i legami della nostra comunione cosmica, biologica e umana, avvolta nell’amore infinito di Dio” e queste interrelazione e interdipendenza sono “alla base di tutta la vita sociale, della nostra comunione universale e della destinazione universale di tutti i beni”. Di qui, chiosa Turkson, la necessità di “ampliare gli orizzonti del discorso ecologico” anche alle dimensioni umana e sociale. Ma questa visione amplia anche il concetto di peccato “in una prospettiva planetaria” giacché il peccato ecologico “è la rottura di tre relazioni vitali”: con Dio, con gli esseri umani e con il resto del creato.

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