Commissione Ue: il punto su situazione economica e sociale. I commenti di Moscovici e Thyssen

(Bruxelles) “In undici Paesi dell’Unione sono ancora presenti squilibri macroeconomici, che li rendono vulnerabili in caso di shock. Oggi la Commissione europea rileva che tali squilibri sono in fase di correzione grazie alle riforme in corso e alla ripresa economica, il che rende l’Europa più forte. È una buona notizia”. Anche Pierre Moscovici, commissario responsabile per gli affari economici e finanziari, commenta il pacchetto presentato oggi sul semestre europeo. “Il numero di Paesi coinvolti nella procedura è in calo – dice – dall’inizio della crisi e oggi premiamo i progressi compiuti in Bulgaria, Francia, Portogallo e Slovenia con un cambiamento di categoria positivo. Sono necessari maggiori sforzi in tutti i Paesi. La vita di milioni di cittadini europei, continua a essere una lotta quotidiana ed è per questo che tutti i governi devono fare di più per affrontare le disuguaglianze, la disoccupazione e la precarietà del lavoro”. Marianne Thyssen, commissaria responsabile per l’occupazione e gli affari sociali, sottolinea: “Con la proclamazione del pilastro europeo dei diritti sociali, abbiamo reso prioritari gli investimenti nelle competenze, nella riduzione delle disuguaglianze, nell’equità sociale e nella crescita inclusiva. Dobbiamo ora monitorare i risultati degli Stati membri in merito ai principi e ai diritti compresi nel pilastro, per farli diventare una realtà concreta”.
La relazione della Commissione afferma fra l’altro: “L’attuazione delle riforme è stata solida in alcuni dei settori principali. Fin dall’avvio del semestre europeo nel 2011, gli Stati membri hanno compiuto i maggiori progressi nel campo dei servizi finanziari, delle politiche e della governance di bilancio. Sono stati compiuti progressi significativi anche nell’affrontare l’accesso ai finanziamenti, nella legislazione a tutela dell’occupazione e nei quadri di riferimento per i contratti di lavoro”. Oggi la Commissione ha adottato anche il programma di lavoro 2018 per il sostegno alle riforme strutturali (Srsp), che sosterrà gli Stati membri nella realizzazione delle riforme, “soprattutto quelle indicate come prioritarie nelle raccomandazioni specifiche per Paese”. Nel 2018 saranno finanziati più di 140 progetti in 24 Stati membri.

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