Pastorale: mons. Pennisi (Monreale), “la sessualità ferita costituisce una periferia esistenziale particolarmente significativa”

“La sessualità ferita costituisce una ‘periferia esistenziale’ particolarmente significativa, in cui la pagina evangelica del Buon Samaritano prende carne e forma nel vissuto e nei volti di tanti uomini d’oggi. L’armonia sessuale tra corpo, psiche e spirito oppure la disarmonia, infatti, incidono in maniera decisiva sull’integrità e la pienezza di vita dell’uomo, cosicché essere competenti ed aver cura di tale dimensione costitutiva dell’essere umano diventa opera di misericordia, al tempo stesso corporale e spirituale”. Lo ha affermato questa mattina mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, nel suo saluto al convegno “Un regalo meraviglioso per le sue creature (AL 150). L’eros dello Spirito tra identità e legame”, in occasione dell’avvio della terza edizione della Scuola di alta formazione in Pastoral Counselling GTK. Dopo aver ricordato il magistero dei Papi e i documenti documenti della Chiesa con cui si è sottolineata la “rilevanza della dimensione sessuale”, mons. Pennisi ha osservato che “c’è una conquista da compiere ed un percorso da effettuare: la conquista del proprio corpo, il percorso della conoscenza di sé”. “La dimensione erotica dell’amore, pertanto, non è in alcun modo per la Chiesa un male permesso o un peso da sopportare per il bene della famiglia”, ha spiegato facendo riferimento all’Amoris laetitia che, al paragrafo 152 afferma come “al contrario essa si configura come dono di Dio che abbellisce l’incontro tra gli sposi. Trattandosi di una passione sublimata dall’amore che ammira la dignità dell’altro, diventa una ‘piena e limpidissima affermazione d’amore’ che ci mostra di quali meraviglie è capace il cuore umano”. “Tali considerazioni, ovviamente – ha aggiunto – non intendono tacere le problematiche connesse al tema della sessualità ed è lo stesso Papa Francesco che con sano realismo ci ricorda ancora che ‘molte volte la sessualità si spersonalizza ed anche si colma di patologie, in modo tale che diventa sempre più occasione e strumento di affermazione del proprio io e di soddisfazione egoistica dei propri desideri e istinti’”.

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