Migrazioni: don Autuoro (Missio), con Campagna Cei siamo impegnati per una “conversione collettiva“

La Campagna “Liberi di partire, liberi di restare”, lanciata dalla Cei un anno fa in risposta al dramma delle migrazioni, ha come obiettivo principale quello di creare “una nuova cultura, una conversione non solo personale, ma anche collettiva”. Lo ha evidenziato don Michele Autuoro, direttore di Missio, intervenendo al primo incontro tra i responsabili degli Uffici Cei coinvolti nella Campagna Cei e i referenti dei progetti che si stanno realizzando in Italia e in Africa. Oltre a “lavorare insieme in una pastorale integrata in cui ci sentiamo partecipi del bene comune”, è fondamentale infatti “impegnarsi perché ci sia una conversione collettiva”. “Questo obiettivo – ha ribadito don Autuoro – deve essere tenuto presente: bisogna fare lobby perché una nuova cultura diventi la strada da percorrere”. “Per noi le migrazioni non rappresentano un’emergenza, ma una realtà che chiama ad un lavoro costante”, ha osservato da parte sua don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio nazionale per gli interventi caritativi a favore del Terzo mondo, ricordando che l’iniziativa straordinaria della Cei “dà continuità a quella precedente, portata avanti da Caritas e Missio, insieme alla Focsiv”. Non si tratta, ha spiegato, “di una raccolta fondi, in quanto 30 milioni di euro sono stati già messi a disposizione dalla Conferenza episcopale italiana, ma soprattutto di sensibilizzazione”.

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