Giornata memoria vittime mafie: Marcone (familiare), “ricordo inscindibile dall’impegno”

“Ascoltando i nomi dei nostri cari chiediamo alle comunità non solo che condividano il nostro dolore ma che manifestino il loro impegno”. Lo ha detto, questa mattina, Daniela Marcone, figlia di Francesco Marcone, direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia assassinato nella sua abitazione nel marzo del ’95. La donna è intervenuta in rappresentanza dei familiari delle vittime innocenti delle mafie alla presentazione, a Roma, dell’offerta della Rai per la Giornata della memoria e dell’impegno a loro dedicata, promossa da Libera, il 21 marzo, a Foggia e in migliaia di luoghi in tutta Italia. Durante la Giornata saranno pronunciati i nomi delle persone innocenti uccise. “È importante che migliaia di giovani sfilino per le strade di Foggia – ha aggiunto -. È bello vedere risvegliare le comunità della mia città e che non si parli di una mafia lontana ma del luogo. Per tanti anni è stata innominabile”. Ma sarà anche una giornata in cui “la memoria sarà inscindibile dall’impegno”. Daniela Marcone ha spiegato che “il percorso del 21 marzo per noi significa risveglio”. “In una città come la mia convivere con verità taciute non è facile, è una difficoltà esistenziale che condiziona la vita. Solo una rete con maglie strette come quella di Libera ci ha permesso di resistere”. Alla presentazione è intervenuto anche Dario Montana, fratello di Beppe, commissario ucciso a Palermo da Cosa nostra. “A Catania leggeremo i nomi delle vittime innocenti della mafia davanti al carcere di piazza Lanza – ha ricordato -, mentre i detenuti li leggeranno all’interno. In questi mesi abbiamo portato i nomi delle vittime all’interno dell’istituto penitenziario”.

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