Pasqua: mons. Miragoli (Mondovì), “liberare il cuore dai massi che ci opprimono”

Mons. Egidio Miragoli, vescovo di Mondovì

“Pasqua è il giorno della Resurrezione. Si potrebbe anche dire che è il giorno della pietra rimossa. Il sepolcro si schiude e il Cristo risorge quando la pietra viene rimossa. Vorrei fosse il primo insegnamento che traiamo dalla festa più importante dell’anno liturgico: liberarci dai massi che ci opprimono. Ne abbiamo il cuore coperto”. Lo scrive mons. Egidio Miragoli, vescovo di Mondovì, nel suo messaggio alla diocesi per la Pasqua. L’attenzione del presule è rivolta alla vita spirituale. Con un auspicio. “Possa riprendere slancio dalle opacità, dalla pigrizia, dalle dilazioni, dalla scarsa qualità, o quantità, della preghiera e della saltuaria fruizione dei sacramenti”. Se ciò avvenisse, secondo mons. Miragoli, “libereremmo con rinnovata energia anche altri ambiti delle nostre esistenze: la carità, l’impegno nella comunità, il lavoro, la vita famigliare e affettiva”. Il vescovo ricorda, però, come “a Pasqua non si celebra un evento improvviso e isolato: la Resurrezione presuppone un cammino ben preciso”. Quindi, l’augurio che “i cristiani di questa nostra Chiesa possano con la puntuale partecipazione alle celebrazioni e ai sacramenti percorrere ogni passo dell’itinerario che porterà Gesù al trionfo pasquale. Perché esso sia pieno e decisivo anche nei giorni di ciascuno di noi”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy