Pasqua: mons. Napolioni (Cremona), sentiamoci “eletti da Dio e perciò un po’ più responsabili del nostro mondo”

È un augurio a “sentirsi ‘eletti da Dio’ e perciò un po’ più responsabili del nostro mondo” quello rivolto dal vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, nel messaggio alla diocesi in occasione della Pasqua. Passate le elezioni, scrive, “mentre applaudiamo o denigriamo gli ‘eletti’, ricordiamoci che siamo ‘il popolo eletto’, nuovo Israele, Chiesa delle genti, dimora dell’unico Dio, e non ‘un gruppo di eletti che guardano a se stessi’ (Evangelii Gaudium 28)”. “Se abbiamo fatto una vera Quaresima – osserva -, il Vangelo smaschera in noi un certo modo di essere cristiani ‘che dà luogo ad un elitarismo narcisista e autoritario’ (EG 94). Sterile, triste e pericoloso, per tutti, come ci dimostra la storia”, osserva il vescovo, citando un altro passo della Evangelii Gaudium: “Quasi senza accorgercene, diventiamo incapaci di provare compassione dinanzi al grido di dolore degli altri, non piangiamo più davanti al dramma degli altri né ci interessa curarci di loro…” (54). “O, peggio – aggiunge – invochiamo scudi e armi che ci difendano, ma che spesso si rivolgono contro di noi in crescenti eccessi di follia”. “L’indifferenza dei benestanti – ammonisce mons. Napolioni -non ci proteggerà. L’attesa impaurita non scompare, e non ci salva”. “Il trionfo di Cristo sul peccato e sulla morte, la sua e nostra Pasqua”, prosegue, “accade anche oggi. Siamo invitati a scoprirlo, a viverlo. Cristo risorto e glorioso è la sorgente profonda della nostra speranza, e non ci mancherà il suo aiuto per compiere la missione che Egli ci affida” (EG 275). E, rivolgendosi ai giovani, il vescovo si chiede: “Se ‘tutto è compiuto’, il Messia crocifisso è un giovane fallito o realizzato?”. “Se egli è l’eletto di Dio, possiamo dire a ciascuno: Dio ha votato per te, si è votato a te. Ti ha scelto, ti chiama a governare – con Lui – il tuo cuore e il cammino che hai davanti”, aggiunge mons. Napolioni, per il quale “oggi il Sinodo dei giovani interpella il nostro mondo adulto. Ci chiede di essere la Chiesa della Pasqua”. Sollecitati dalla Evangelii Gaudium di Papa Francesco, si tratta di “attingere alla gioia del Vangelo la forza della nostra missione: essere il popolo che Dio si è scelto”.

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