Pasqua: mons. Ghizzoni (Ravenna-Cervia), sinonimo di “speranza” e di “vita rinnovata” in una “società disorientata”

Pasqua come sinonimo di “speranza”, vita nuova, a partire dal dono di Cristo sulla croce e dalla sua Risurrezione, che fa nuove tutte le cose. È l’augurio che l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, mons. Lorenzo Ghizzoni, invia ai fedeli e a tutta la città in occasione della Pasqua ormai prossima. “Gesù è risorto! È un annuncio strano per chi non crede, ma significa che se Lui è risorto, noi possiamo vivere una speranza nuova”, sottolinea il presule. “È questo – dice – l’augurio che voglio fare in questa società che sembra disorientata, spaesata, con pochi punti di riferimento e persone a cui affidarsi”.
La Pasqua stessa, prosegue il vescovo, “è sempre una novità. Fatichiamo tutti ad assumere la prospettiva pasquale di una vita umana che può essere trasformata e rinnovata dalla fede nella morte e risurrezione di Cristo. Il bisogno di rinnovamento e conversione che tutti sentiamo, per la nostra vita di fede ma anche familiare e sociale non può che partire dal dono di Dio che passa da Eucaristia, dai sacramenti, dalla Parola di Dio”. La Risurrezione, spiega mons. Ghizzoni, “non è solo quella finale che ci dà accesso alla vita eterna e suscita la speranza, ma comincia già oggi nel rinnovamento interiore che si manifesta in una vita rinnovata. La Pasqua diventa quindi un’occasione per ripartire nella nostra vita di fede, riscoprendo il valore del Vangelo e della conoscenza di Gesù”.

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