Messa crismale: mons. Tisi (Trento) ai sacerdoti, “regalate frammenti di umanità autentica”

Celebrata questa mattina in cattedrale, a Trento, la Messa del Crisma, presieduta dall’arcivescovo Lauro Tisi, insieme a non meno di trecento fra preti diocesani e religiosi. Accanto a mons. Tisi, l’arcivescovo emerito Luigi Bressan e il vescovo Francesco Sarego, veronese, religioso verbita già missionario in Papua Nova Guinea. In cattedrale anche molti fedeli e, in particolare, un nutrito gruppo di ragazze e ragazzi cresimandi, da diverse vallate trentine (dalla Rendena alla Valsugana, dalla Val di Sole a Rovereto), salutati con affetto da monsignor Tisi: “Abbiate la gioia di vivere il Vangelo”.

Mons. Tisi ha aperto e concluso l’omelia citando Shahbaz Bhatti, ministro cristiano per le minoranze del Pakistan, assassinato il 2 marzo 2011 a Islamabad da estremisti religiosi: “Non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere. Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire.” Un programma di vita cristiana indicato da Tisi anzitutto ai preti presenti, invitati a guardare all’umanità di Gesù e a quei “dettagli – ha detto l’arcivescovo – che fanno sostanza nel quotidiano: costanza, onestà, pazienza, perseveranza da declinare in gesti semplici fatti di dialogo, attenzione, carità”. Mons. Tisi ha citato poi l’apostolo Paolo e il suo richiamo a vescovi, presbiteri e diaconi ad attuare virtù umane in tre ambiti: onestà personale, relazioni sociali, responsabilità pubbliche. “La spiritualità non può gareggiare contro l’umano, quasi fossero due avversari”, ha aggiunto il presule, rilanciando l’appello a “regalare frammenti di umanità autentica a quest’ora della storia, segnata spesso dalla barbarie e dalla disumanità”.

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