Regno Unito: scuole cattoliche si preparano alla Pasqua. Atkins (preside), “i bambini esprimono la loro fede”

Un'immagine della Sacred Heart Catholic School di Loughborough

(Londra) “I’m only human after all”, la canzone di “Rag’n’Bone Man” ritma le braccia degli scolari che si alzano e si abbassano. È l’ultima funzione, prima delle vacanze pasquali, alla Sacred Heart Catholic School (203 alunni dai 4 agli 12 anni) di Loughborough, Inghilterra centrale, una delle centinaia di scuole statali cattoliche britanniche. Dove i momenti chiave della Quaresima sono stati vissuti con il sacramento della riconciliazione e pause di preghiera, ogni settimana, organizzate dagli studenti. Sono loro i protagonisti oggi. Quelli seduti per terra delle sette classi, che vanno dai 4 agli 11 anni, e il piccolo gruppo cosiddetto “dei cappellani”, otto bambini che, durante tutto l’anno, hanno organizzato la vita spirituale della scuola. La preside Lisa Atkins mette le parole sul muro, così che tutti possano vederle. Oltre a quelle della nota canzone anche inni tradizionali come “For God so loved the world”, “Dio ha tanto amato il mondo”, che ricordano la Passione e la Resurrezione di Gesù e vi sono anche passaggi del Vangelo che portano ai bambini un Cristo “umano”, pieno di paura alla vigilia della croce. I “cappellani”, vestiti come gli apostoli, mettono in scena l’Eucarestia.
“La liturgia è molto cambiata da quando ero bambina. Oggi usiamo canzoni contemporanee, invece di inni tradizionali, e i bambini – spiega la preside – sono incoraggiati a esprimere con le loro parole, con disegni e piccoli spettacoli teatrali, la fede. Ai miei tempi eravamo molto più passivi. Faccio un continuo sforzo per comunicare la fede con mezzi adatti ai bambini come disegni e canzoni”.

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