Pasqua: mons. Seccia (Lecce), “Cristo rimane con noi come segno di un dono radicale, totale”

“Sarebbe bello che mercoledì sera i cresimati e i cresimandi possino partecipare a questa celebrazione”. Lo dice mons. Michele Seccia, arcivescovo di Lecce, nel video messaggio di auguri all’inizio del triduo pasquale, nel quale ricorda che è stata anticipata a stasera la Messa crismale. A proposito della Messa in Coena Domini e dell’istituzione dell’Eucaristia, nel giorno del Giovedì Santo, il presule evidenzia: “Cristo rimane con noi come segno di un dono radicale, totale”. Dopo il tradimento di Giuda, “Gesù continua ad offrirsi liberamente alla volontà del Padre”, anzi “Egli stesso volle offrirsi al Padre per la nostra salvezza”, ricorda  l’arcivescovo. Per questo, “la Chiesa si ferma nel Venerdì Santo, nel silenzio, senza nemmeno celebrare per un giorno l’Eucaristia, ma ricordando questo dono supremo che Cristo ha fatto”. Mons. Seccia offre un suggerimento: “Anche noi cerchiamo di fare silenzio il Sabato Santo, vivendo così un’attesa: l’attesa della speranza, è l’esperienza della speranza che si realizza quando, durante la veglia pasquale, esplode il canto di gioia dell’umanità e di tutta la Chiesa” perché Gesù è “la Via, la Verità e la Vita. Sia questo l’augurio di buona Pasqua per tutti”. “Anche noi dobbiamo fare l’esperienza di morire” al peccato e “risorgere”: “La Pasqua è la manifestazione piena di quella potenza di Dio che vincendo la morte vince anche tutti i nostri peccati”, conclude il presule.

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