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Elezioni in Egitto: Tawadros II, “un Paese stabile è garanzia di stabilità per il mondo”

(dall’inviata Sir) “Un Egitto stabile è garanzia di stabilità per il mondo”. Per questo le elezioni presidenziali che si terranno nel Paese, dal 26 al 28 marzo, sono di cruciale importanza. È Papa Tawadros II, patriarca dei copti ortodossi, ad indicare nel voto una via di pace e prosperità per il Paese. C’è tensione in Egitto. A due giorni dalle presidenziali, un nuovo attentato ha scosso la vita del Paese. Ad Alessandria, una autobomba è esplosa vicino al convoglio che trasportava il capo della sicurezza locale. I controlli si intensificano e l’esercito è dappertutto. Lungo le trafficate vie del Cairo campeggiano in ogni angolo, le immagini dell’attuale capo di Stato, Abd al-Fattah al-Sisi, in carica dall’8 giugno 2014. Si presenta per un secondo mandato di 4 anni e non ha praticamente rivali.
“Le elezioni presidenziali sono sempre un’importantissima opportunità per ogni egiziano di esprimere il suo amore per la patria”, dice al Sir il Patriarca dei copti ortodossi che rappresentano il 10% della popolazione, composta da 93 milioni di persone. In un’intervista che pubblicheremo nei prossimi giorni, Tawadros II sottolinea tra l’altro l’importanza della “partecipazione al voto”. E aggiunge: “Il presidente attuale gode di una grandissima popolarità e c’è un desiderio fortissimo da parte della popolazione di rieleggerlo in modo da dargli la possibilità di completare due battaglie cruciali per la storia dell’Egitto moderno. La prima è la lotta contro il terrorismo e la violenza. E questa guerra l’Egitto la sta combattendo per tutto il mondo. La seconda battaglia è per lo sviluppo e la costruzione e anche questa battaglia l’Egitto la sta facendo per tutto il mondo perché un Egitto stabile è garanzia di stabilità per il mondo”.

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