Colletta pro Terra Santa: Fondazione Terra Santa, un sussidio per la raccolta e la celebrazione comunitaria

Ogni anno la Chiesa, nell’imminenza della Pasqua, invita tutti i fedeli a sostenere le necessità dei Luoghi Santi: si tratta della Colletta per la Terra Santa, una delle raccolte obbligatorie, insieme all’Obolo di San Pietro del 29 giugno e alla Giornata missionaria mondiale, che si svolge il Venerdì Santo in favore dei cristiani che vivono e operano dove visse Gesù. Anche quest’anno la Fondazione Terra Santa attraverso Edizioni Terra Santa offre un sussidio per la Colletta, contenente una parte informativa e uno schema di Via Crucis per la celebrazione comunitaria. “Negli ultimi anni – si legge in una nota della Fondazione – circa quattro quinti delle collette ricevute dai francescani sono state destinate a opere pastorali e sociali e un quinto ai santuari. La Custodia riceve il 65 per cento delle offerte, mentre il restante 35 per cento è destinato ad altre istituzioni che operano in Terra Santa. Per volontà della Santa Sede, invece, le attività del Patriarcato latino sono sostenute dai Cavalieri del Santo Sepolcro e da altre istituzioni”. Le meditazioni contenute nel sussidio sono di padre Tarcisio Colombotti, precedute dagli interventi di Papa Francesco, dell’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, e del custode di Terra Santa, padre Francesco Patton. “È a beneficio di questa piccola comunità cristiana, che ha bisogno di sostegno e di incoraggiamento spirituale ma anche di aiuto economico e materiale – scrive il custode -, che va il dono di condivisione che i cristiani di tutto il mondo sono chiamati a fare ogni Venerdì Santo. Senza la vicinanza, l’aiuto e il sostegno materiale dei cristiani di tutto il mondo, come sarebbe possibile per noi continuare a custodire i luoghi della nostra redenzione che sono meta di milioni di pellegrini provenienti da ogni Paese per rinnovare la loro fede qui dove tutto è iniziato? Come sarebbe possibile aiutare le parrocchie locali più povere nel portare avanti le loro attività pastorali e caritative? Come potremmo tenere aperte e sostenere quelle palestre di educazione alla pace e alla convivenza che sono le scuole di Terra Santa? Come potremmo – chiede ancora padre Patton – prenderci cura dei migranti cattolici che giungono anche qui in cerca di lavoro e chiedono di essere accolti e integrati nelle nostre parrocchie? Come potremmo alleviare le sofferenze dei rifugiati causate dalle continue guerre che hanno afflitto in questi anni molti dei Paesi in cui ci troviamo a svolgere la nostra missione?”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy