Pre-Sinodo dei giovani: card. Baldisseri, “giovani si aspettano una Chiesa che sappia riconoscere con umiltà gli errori del passato”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“I giovani, che parlano in prima persona plurale, si definiscono ‘the young Church’”, la
Chiesa giovane: “Esiste una Chiesa dei giovani, che non sta ‘di fronte’ o ‘in opposizione’ a una  Chiesa degli adulti, ma ‘dentro’ la Chiesa come il lievito nella pasta, per usare un’immagine evangelica”. È la fotografia scattata dal card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, del documento con cui si è concluso oggi il pre-Sinodo dei vescovi, a cui hanno partecipato 15.300 giovani, tra quelli presenti in questi giorni in Vaticano e quelli collegati via social da ogni parte del mondo. “Dal testo – ha reso noto il cardinale presentandolo oggi ai giornalisti in sala stampa vaticana – affiora un grande desiderio di trasparenza e di credibilità da parte dei membri della  Chiesa, in particolare dei pastori: i giovani si aspettano una Chiesa che sappia riconoscere con  umiltà gli errori del passato e del presente e impegnarsi con coraggio a vivere ciò che professa”. Al tempo stesso, “i giovani cercano educatori dal volto umano, pronti se necessario a riconoscere le loro  fragilità”. Altre categorie fondamentali del documento sono “vocazione, discernimento e accompagnamento”. “I giovani – ha commentato Baldisseri – soffrono oggi per la mancanza di veri accompagnatori, che li aiutino a  trovare la loro strada nella vita, e domandano alla comunità cristiana di farsi carico del loro bisogno di guide autorevoli”. In definitiva, ha sintetizzato il porporato, “i giovani reclamano una Chiesa ‘estroversa’, impegnata a dialogare senza  preclusioni con la modernità che avanza, in particolare con il mondo delle nuove tecnologie, di cui  occorre riconoscere le potenzialità e orientare il corretto utilizzo. “An attractive Church is a
relational Church”, si legge nel documento: tema trattato lunedì sorso anche dal Papa, che citando il profeta Gioele ha  ricordato che “il proprio dei giovani è fare profezie e avere visioni: i giovani di oggi  preconizzano una Chiesa del dialogo e dell’accoglienza, del rinnovamento e dell’ascolto, come del  resto il Santo Padre domanda fin dall’inizio del suo ministero petrino”. “I giovani ci hanno dato in questa settimana una
dimostrazione di grande serietà, di appassionata ricerca di senso, di generosa apertura e spontaneità”, la testimonianza di Baldisseri: “Hanno espresso fiducia nella Chiesa e grande attesa nei suoi confronti. Si sentono mobilitati, perché  protagonisti”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy