Marcia contro le armi: giovani a Washington, “in questa lotta nessuno vince se c’è ancora qualcuno che muore”

(da Washington) 17 sedie vuote, 17 Ave Maria, 17 paia di scarpe all’ingresso di un’aula, 17 minuti di silenzio: gli studenti delle scuole cattoliche hanno voluto ricordare così le 17 vittime della sparatoria in Florida lo scorso 14 marzo e oggi sono a Washington con cartelli e coccarde arancioni per dire no all’ondata di violenza che ha preso di mira gli istituti scolastici. Ben 12 scuole nei primi 3 mesi dell’anno si sono trovate a fronteggiare sparatorie di massa. Imani della Cristo Rey High School di Takoma Park ha scritto una poesia per “coloro che non hanno più voce, perché in questa lotta nessuno vince se c’è ancora qualcuno che muore”. “Questa delle sparatorie è una tragedia terribile, dobbiamo fare qualcosa per cambiare – sostiene Ada, compagna di scuola di Imani-, quando andiamo a scuola il nostro solo timore dovrebbe essere quello di sbagliare un esame e non di non tornare a casa e non poter realizzare il nostro sogno di diventare medici o avvocati. Noi preghiamo perché cambi e siamo qui per questo”.

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