Documento pre-Sinodo: “scandali attribuiti alla Chiesa condizionano fiducia”. “Grande disaccordo” tra i giovani su contraccezione, aborto, omosessualità, convivenze, matrimonio

“Gli scandali attribuiti alla Chiesa – sia quelli reali, che quelli solo percepiti come tali – condizionano la fiducia dei giovani nella Chiesa e nelle istituzioni tradizionali che essa rappresenta”. È quanto si legge nel documento finale del pre-Sinodo, in cui i giovani denunciano che “oggi un problema diffuso nella società legato è la mancanza di parità fra uomo e donna. Ciò è vero anche nella Chiesa”. Di qui la necessità di promuovere “la dignità delle donne, sia nella Chiesa che nel più ampio contesto sociale”, chiedendosi in particolare “quali  sono i luoghi nei quali le donne sono in grado di prosperare all’interno della Chiesa e della società”. Non mancano nel testo i temi più spinosi relativi alla morale sessuale: “C’è spesso grande disaccordo tra i giovani, sia nella Chiesa che nel mondo”, la denuncia, riguardo ad “insegnamenti che oggi sono particolarmente dibattuti”, come “contraccezione, aborto,  omosessualità, convivenza, matrimonio e anche come viene percepito il sacerdozio nelle diverse realtà della Chiesa”. “Indipendentemente dal loro livello di  comprensione degli insegnamenti della Chiesa, troviamo ancora disaccordo e un dibattito aperto tra i giovani su queste questioni problematiche”, l’analisi dei giovani, che vorrebbero “che la Chiesa cambiasse i suoi insegnamenti o, perlomeno, che fornisca una migliore esplicazione e formazione su queste questioni. Nonostante questo dibattito interno, i giovani cattolici cui convinzioni sono in contrasto con l’insegnamento ufficiale desiderano comunque essere parte della Chiesa”. D’altra parte, “molti giovani cattolici accettano questi insegnamenti e trovano in essi una fonte di gioia” e “desiderano che la Chiesa non solo si tenga ben salda ai suoi insegnamenti, sebbene impopolari, ma li proclami  anche con maggiore profondità”.

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