Usura ed estorsione: mons. D’Urso (Fondazione Antiusura), “aiutiamo persone disperate ma dobbiamo educare alla legalità”

723 casi di denunce per estorsione, 30 per usura, 230mila euro messi a disposizione per assistenza legale, innumerevoli incontri e dibattiti per educare alla legalità e alla consapevolezza di essa e 500 famiglie aiutate ad affrontare l’incubo della malavita sul proprio reddito. Questi i numeri presentati oggi a Bari da mons. Alberto D’Urso, presidente della Fondazione San Nicola e Santi Medici e della Consulta Nazionale Antiusura, durante l’incontro “Con il cuore nel Vangelo accanto alle famiglie”, organizzato per presentare i dati e il bilancio del 2017 della Fondazione. “Quest’anno – ha detto mons. D’Urso – abbiamo avuto incontri con 500 persone con questo problema. E in ogni diocesi della regione c’è un centro della Fondazione Antiusura che presidia il territorio per cercare di dare loro una mano ad uscire dal sovra indebitamento, per trasformare un debito usuraio in un debito bancario, dare assistenza legale e tanto altro”. Il bilancio della Fondazione Antiusura di quest’anno ha chiuso però in rosso, segno del fatto che ogni singolo centesimo è stato speso nell’aiuto alle persone in difficoltà: “Chiudiamo in rosso il bilancio perché tutti i fondi che avevamo a disposizione sono stati sfruttati. Attingendo ad altre realtà come quelle ecclesiali, con l’aiuto della Cei per esempio, aiutiamo persone disperate. Ma noi dobbiamo educare alla legalità. Le vittime di usura hanno paura. Per questo dobbiamo aiutare i giovani alla prevenzione insieme alle agenzie educative che sono le scuole, le chiese, le associazioni”.

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