Usura ed estorsione: mons. Ciavarella (vicario generale Bari), “con la Fondazione si porta una bella immagine di carità e solidarietà”

Le famiglie di Bari vittime di usura, estorsione e del problema del gioco d’azzardo, sono state aiutate anche con il Prestito della speranza e questo in tutte le diocesi della Regione. La Cei, infatti, ha rinnovato in esclusiva con Banca Intesa San Paolo il Progetto di sostegno creditizio alle famiglie e alle piccole imprese che si trovano in difficoltà per l’accesso al credito ordinario. L’azione della Consulta nazionale Antiusura e della Fondazione Antiusura, però, continuerà a combattere il problema, come ha rimarcato a Bari mons. D’Urso presentando i dati e il bilancio 2017 della Fondazione. Un percorso lodevole ed eccezionale, come ha sottolineato mons. Domenico Ciavarella, vicario generale della diocesi di Bari-Bitonto. “Con don Alberto – ha detto mons. Ciavarella – si porta una bella immagine della carità è della solidarietà. Papa Francesco, nell’incontro con la Fondazione il mese scorso, ha detto ‘L’usura umilia e uccide, ed è per questo che bisogna prevenirla’. E la Chiesa locale è sempre vicina ad essa e la accompagna”. Nell’occasione, mons. Ciavarella ha donato una targa di merito a don Paolo Sangirardi, tra i fondatori della Fondazione, da quest’anno a riposo per motivi di salute. “A lui – ha concluso mons. Ciavarella – siamo grati per aver sparso semi di carità”. Don Sangirardi ha così voluto ringraziare per l’apprezzamento: “Ho incontrato tante persone in questi anni. Come sacerdote – ha rivelato – sono stati fondamentali i momenti in cui le persone si sono aperte e hanno parlato di sé e dei loro problemi. Per quel che posso resterò vicino a voi perché è importante questo servizio della Chiesa”.

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