Società: don Sciortino (Vita pastorale), “preoccupa l’assenza di idee e progetti per le nuove generazioni”

“Quel che più preoccupa è la generale assenza di idee e progetti per le nuove generazioni. Non basta elargire un reddito, come una sorta di elemosina, per tacitarle o conquistarle”. Lo scrive don Antonio Sciortino, direttore di “Vita Pastorale”, nell’editoriale del numero di aprile del mensile, anticipato al Sir. “In un Paese che invecchia rapidamente, questa priorità non è balzata in cima agli interessi”, rileva il direttore: “Eppure, assistiamo a un ‘suicidio demografico’, che neppure il ricambio dei figli di immigrati, quei ‘nuovi italiani’ che ci impuntiamo a non riconoscere, è in grado di bloccare”. Don Sciortino rileva inoltre che “quella appena conclusa è stata una delle più brutte campagne elettorali di questi ultimi anni”. “Un’assurda competizione, segnata da insulti, risse e falsità. Senza un confronto vero e diretto tra i candidati, che è il sale della democrazia”, aggiunge il direttore. “Ogni candidato – osserva – ha promesso di tutto e di più. Pure l’impossibile. Anche se è immorale promettere quel che si sa già che non si potrà mai mantenere. A meno di scaricarne il costo sulle prossime generazioni”. E proprio sui “pochi giovani e pure maltrattati”, si sofferma don Sciortino: “Ma sono gli stessi che, tra qualche decennio, avranno sulle spalle milioni di anziani e superanziani”. “Un fardello sproporzionato da portare. Per non dire – prosegue – dei due milioni di giovani che né studiano né lavorano. E di cui nessuno più si occupa. Se non nell’imminenza delle elezioni”. “Anche per la Chiesa – conclude don Sciortino – i giovani sono quella ‘parte che gli manca’. Se ne occuperà il Sinodo. Nel Paese, invece, ‘tabula rasa’”.

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