Servizio europeo di volontariato: Costa (europarlamentare), “vogliamo tutelare un impegno di cura della comunità e di cittadinanza attiva”

“Vogliamo tutelare l’identità di un impegno volontario, solidale e transnazionale, in ambito no profit e sociale, che miri a creare uno spirito di appartenenza, di cura della comunità e di cittadinanza attiva, fra i giovani europei, in grado di promuovere i valori di solidarietà e condivisione su cui si fonda l’Europa”. Lo ha detto l’europarlamentare Silvia Costa durante la tavola rotonda sull’iter per la riforma del Servizio europeo di solidarietà e volontariato, approvata nell’ultima plenaria del Parlamento europeo. L’iniziativa è stata organizzata oggi dall’agenzia Dire, a Roma. “Cambiamo il nome – spiega l’europarlamentare –. Dall’attuale ‘Corpo europeo di solidarietà’ in ‘Servizio europeo di solidarietà e volontariato’ per riprendere il termine ‘volontariato’ e per porlo in continuità con il Servizio volontario europeo, che oggi integra ma che in seguito andrà a sostituire ampliandone le attività e il ruolo”. Il servizio sarà rivolto ai giovani europei, tra i 18 e i 30 anni, e finanziato con 341,5 milioni di euro per il periodo 2018-2020. “Fondi che noi vogliamo che non provengano solo da Erasmus plus, come attualmente la Commissione europea prevede, ma integrato da risorse fresche e aggiuntive”. “Inizia un percorso che speriamo possa coinvolgere non solo le istituzioni europee – conclude Costa –, ma anche tutte quelle associazioni e quelle realtà che fanno del volontariato la loro missione quotidiana”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy