Parlamento Ue: commissione salute pubblica approva risoluzione su vaccini. “Ora un programma di vaccinazioni su scala europea”

L'eurodeputato Giovanni La Via

(Bruxelles) “Contro il preoccupante calo del tasso di vaccinazione in Europa, che sta determinando il riaffacciarsi di alcune malattie che sembravano debellate, e casi di epidemie come quella del morbillo con casi di decesso, lo sforzo per arrivare a una piena copertura vaccinale deve essere coordinato, condiviso e incessante”: lo afferma l’eurodeputato italiano Giovanni La Via dopo il voto odierno della commissione Ambiente e salute pubblica del Parlamento europeo sui vaccini. “Le polemiche sull’obbligo dei vaccini” previsto in Italia dalla legge Lorenzin, “e divenuto requisito essenziale per l’iscrizione a scuola, non accennano a placarsi, in un rincorrersi di informazione e disinformazione, strumentalizzazioni a fini politici e populismi che non giovano certo alla salute”. La Via sostiene che sia comunque necessario “ascoltare le legittime istanze dei cittadini”. Poi aggiunge: “La conditio sine qua non rappresentata dal libretto delle vaccinazioni in ordine, quale presupposto per poter stare tra i banchi di scuola, sta creando scompiglio, oggetto di proteste fomentate da pericolose forme di riluttanza e scetticismo in direzione contraria ai risultati inconfutabili registrati grazie alla ricerca scientifica, con l’eradicazione di importanti malattie infettive”.
Il piano di azione europeo 2015-2020 per i vaccini dell’Oms “è stato approvato dagli Stati membri dell’Ue: è su questa strada che bisogna procedere, evitando anacronistici dietrofront”. La Via insiste: “Delegare alla libera scelta dei singoli sarebbe un imperdonabile passo indietro che una civiltà evoluta non può e non deve consentire. Con il documento approvato oggi, ad ogni modo – spiega l’europarlamentare siciliano – cerchiamo di analizzare i dati e sensibilizzare la popolazione, invitando gli Stati membri e la Commissione europea ad elaborare un piano d’azione globale contro la disinformazione e chiedendo alla Commissione di prevedere un programma di vaccinazione più armonizzato in tutta l’Ue”.

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