Il Governo colombiano va avanti sulla regolazione dell’eutanasia per i minori. Lo fa attraverso la risoluzione n° 825 da parte del ministero della Salute e della protezione sociale. In seguito a tale decisione la Conferenza episcopale colombiana (Cec), attraverso un comunicato – firmato dal presidente, mons. Oscar Urbina Ortega, arcivescovo di Villavicencio, dal vicepresidente, mons. Ricardo Tobón Restrepo, arcivescovo di Medellín, e dal segretario generale, mons. Elkin Álvarez Botero, vescovo ausiliare di Medellín – esprime la sua ferma condanna e il dolore per la decisione presa, anche in considerazione del fatto che il Governo non ha fatto caso “alle numerose e clamorose manifestazioni del popolo colombiano, di associazioni mediche, di università e altre istituzioni educative, di gruppi di famiglie e di organizzazioni sociali promosse contro l’eutanasia e in difesa del diritto alla vita”.

Nel comunicato, che si sviluppa in cinque punti ed è stato letto da mons. Álvarez, la Chiesa rinnova l’impegno per l’annuncio del Vangelo della vita e ricorda che il rispetto per la vita è una condizione per ottenere la pace, poiché “promuovere l’eutanasia significa sommare ulteriori morti ai morti che già abbiamo avuto”.
La Cec “sostiene azioni legali che possono impedire l’applicazione della citata Risoluzione” e invita le istituzioni sanitarie a parlare a favore della vita e offrire ai bambini e agli adolescenti malati l’attenzione e l’attenzione di cui hanno bisogno. Il popolo colombiano viene incoraggiato “a mantenere come principio fermo e non negoziabile che la vita è un dono di Dio di cui solo lui può disporre”. Alle famiglie viene chiesto di impegnarsi a fondo nella loro missione di essere culle dove la vita nasce, cresce e si difende; ai giovani, agli adolescenti e ai bambini di non “lasciarsi rubare speranza, anche di fronte a tutto ciò che relativizza il valore della vita umana”.
Nel comunicato la Chiesa colombiana annuncia che aderirà alla Marcia nazionale per la vita, che sta promuovendo una piattaforma civica per il prossimo 5 maggio, e invita i colombiani a scendere in piazza per pronunciarsi, in pace, a favore della vita.