Ambiente: Ispra, “agricoltura biologica in crescita, ma anche il consumo del suolo”

“Oltre 300.000 ettari, nel 2016, sono stati convertiti ad agricoltura biologica: un’estensione pari quasi a quella della Regione Valle d’Aosta. Cresce il numero di operatori del settore (+20,3%) che sceglie questa tipologia di agricoltura, che tende a valorizzare e conservare i sistemi biologici produttivi, senza il ricorso a sostanze chimiche di sintesi”. Lo segnala il rapporto annuale dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), presentato oggi alla Camera assieme alla prima edizione del rapporto Ambiente del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Snpa). Cresce, però, anche il consumo del suolo. “In Italia continua a crescere, pur segnando un importante rallentamento negli ultimi anni. Circa 23.000 chilometri quadrati del territorio nazionale sono ormai persi irrimediabilmente e, con loro, i rispettivi servizi ecosistemici. Solo in 6 mesi, tra il 2015 e il 2016, sono stati consumati 5.000 ettari di territorio, equivalenti a 5.700 campi di calcio”. Per quanto riguarda le acque, “il 43% dei fiumi e il 20% dei laghi raggiungono l’obiettivo di qualità per stato ecologico; il 75% dei fiumi e il 48% dei laghi, invece, raggiungono l’obiettivo di qualità per lo stato chimico. Non si arresta, inoltre, il livello di contaminazione da pesticidi”. Risultano “inquinati” “370 punti di monitoraggio (23,8% del totale) di acque superficiali, con concentrazioni superiori ai limiti di qualità ambientali; nelle acque sotterranee, 276 punti (8,6% del totale) registrano tale superamento”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy