Agromafie: intimidazioni a Marco Omizzolo. Fara (Eurispes), “vicinanza e solidarietà ad un attento studioso e prezioso collaboratore”

“L’ultimo episodio intimidatorio nei confronti del giornalista e studioso Marco Omizzolo, ci colpisce e ci turba profondamente. Esprimiamo la vicinanza e la solidarietà ad un attento studioso, oltre che ad un prezioso collaboratore dell’Istituto”. Così il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, commenta il grave episodio di cui è rimasto vittima il sociologo Marco Omizzolo. Autore di diversi saggi per il “Rapporto Italia” e per il “Rapporto Agromafie” di Eurispes, Omizzolo è stato bersaglio di una grave intimidazione: nella notte tra il 3 e il 4 marzo, la sua auto, parcheggiata sotto casa a Sabaudia, è stata “vandalizzata”. Gomme squarciate, vetri rotti, fiancata destra sfregiata, cofano danneggiato. Si tratterebbe di un episodio, con tutta probabilità, riconducibile ad ambienti della criminalità organizzata delle mafie e agromafie pontine. “Non è la prima volta – si legge in una nota dell’Eurispes – che il sociologo, da tempo impegnato nell’emersione dei fenomeni delle agromafie e nella denuncia di attività illecite, che ruotano intorno allo sfruttamento nei campi, nelle aziende agricole e zootecniche, subisce intimidazioni”. Responsabile scientifico della Cooperativa Sociale In Migrazione, negli anni Omizzolo ha presentato oltre cento denunce nei confronti di imprenditori e caporali senza scrupoli.

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