Diocesi: mons. Pennisi (Monreale), “per contrastare le varie mafie necessaria una mobilitazione delle coscienze”

“L’affermazione della cultura della legalità è affidata alla collaborazione di tutti: istituzioni pubbliche, parrocchie, scuole, sindacati, associazioni ecclesiali e laiche”. Lo ha detto l’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, nel suo intervento, questo pomeriggio, alla Marcia per la pace e la legalità, a Corleone, che prevede nella chiesa madre un momento di preghiera interreligioso con i rappresentanti delle confessioni cristiane e delle religioni monoteistiche. “La vostra presenza a questo momento di preghiera – ha aggiunto rivolgendosi ai leader religiosi locali – è un segno particolarmente eloquente del desiderio che la dimensione ecumenica e interreligiosa possa crescere anche a beneficio dell’unità di tutta la famiglia umana”. Il presule ha ricordato che “Gesù nel Vangelo ci offre un ‘manuale’ della strategia di costruzione della pace nel cosiddetto ‘Discorso della montagna’. Le otto Beatitudini tracciano il profilo della persona che possiamo definire beata, buona e autentica – ha aggiunto il vescovo -. Questo è anche un programma e una sfida per i leader politici e religiosi, per i responsabili delle istituzioni internazionali e i dirigenti delle imprese e dei media di tutto il mondo: applicare le Beatitudini nel modo in cui esercitano le proprie responsabilità”. Il vescovo ha poi spiegato che “la legalità costituisce una condizione fondamentale perché vi siano libertà, giustizia verità, amore e pace tra gli uomini”, quattro pilastri su cui si basa la pace, secondo san Giovanni XXIII. Qui subentra per mons. Pennisi l’educazione alla legalità, che “va coniugata con l’educazione alla socialità e a una cittadinanza responsabile”. “Il senso della legalità non si improvvisa. Esso esige un lungo e costante processo educativo, che si esprime in una serie di iniziative concrete volte a creare una mentalità alternativa a quella della cultura in cui alligna la mafia”. Secondo il vescovo, “per contrastare le varie mafie locali, nazionali e internazionali è necessaria una mobilitazione delle coscienze che, insieme a un’efficace azione istituzionale e a un ordinato sviluppo economico, può frenare e ridurre il fenomeno criminoso”.

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