Disabilità: Fabia onlus, “gli ospedali italiani non sono un posto per pazienti fragili”

“Adeguare gli ospedali per le prassi di presa in cura e per il modo di comunicare con i pazienti, implementando i corsi di formazione per operatori sanitari”. Lo ha detto questa mattina, Giuseppe Trieste, presidente di Fiaba onlus, lanciando un appello al ministero della Salute, direttamente dalle sue stanze, alla luce di un dato presentato dall’associazione: due strutture sanitarie su tre sono impreparate all’accoglienza di questi pazienti, non prevedendo percorsi accessibili e spazi di assistenza adeguati. “Le persone con disabilità, quando si trovano all’interno delle strutture ospedaliere, hanno le esigenze di tutti: potersi muovere e orientare, comprendere quello che si fa su di loro e con loro”, si legge nel report. “Ma gli ospedali non sono un posto per pazienti fragili”. Secondo l’associazione, le barriere per le persone con disabilità non sono solo quelle architettoniche: “Serve un nuovo paradigma culturale che coinvolga la formazione medico-sanitaria e l’informazione”. Fiaba onlus, assieme a Consulcesi e al provider Ecm 2506 Sanità in-Formazione, chiama in causa anche il mondo dell’informazione, affinché si diffonda l’adesione alla carta deontologica delle persone con mobilità ridotta proposta da Fiaba all’Ordine nazionale dei giornalisti e ai professionisti della comunicazione per parlare correttamente di disabilità, evitando termini come “costretto sulla sedia a rotelle”, “menomato” o “handicappato”.

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