Crimea: Mogherini, “a quattro anni dall’annessione alla Russia, l’Europa continua a condannare tale violazione del diritto internazionale”

“A quattro anni dall’annessione illegale della Repubblica autonoma di Crimea e della città di Sebastopoli da parte della Federazione russa, l’Ue mantiene il suo fermo impegno a favore della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina”. L’ha scritto oggi Federica Mogherini, Alto Rappresentante dell’Ue, in una dichiarazione pubblicata a due giorni dall’anniversario dell’annessione (18 marzo 2018). L’Ue non la riconosce e “continua a condannare tale violazione del diritto internazionale”, senza desistere dalla propria politica “anche per mezzo di misure restrittive” e invitando gli Stati Onu a considerare analoghe misure. A preoccupare sono la “militarizzazione in corso” e l’imposizione sugli “abitanti della Crimea della cittadinanza russa e della coscrizione nelle forze armate della Federazione russa”. L’Ue condanna “la costruzione del ponte di Kerch senza il consenso dell’Ucraina” e denuncia il deterioramento della “situazione dei diritti umani” con “sistematiche restrizioni delle libertà fondamentali” per gli abitanti della Crimea e, in particolare, i tatari. Mogherini chiede “il rilascio immediato di Oleh Sentsov, Oleksandr Kolchenko, Mykola Semena e di chi è detenuto e condannato in violazione del diritto internazionale”. Occorrono “indagini accurate” su tutti i casi di “sparizioni forzate, torture e omicidi” garantendo “l’accesso pieno, libero e senza restrizioni di attori internazionali” in Ucraina, Crimea e Sebastopoli comprese.

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