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Ue: caso Barroso-Goldman Sachs, richiamo del Mediatore europeo su trasparenza e regole

Il Mediatore europeo, Emily O'Reilly

(Strasburgo) Il Mediatore europeo (Ombudsman), Emily O’Reilly, dopo un anno d’indagini, ha chiesto che il comitato etico riesamini la compatibilità dell’impiego dell’ex presidente della Commissione europea José Barroso nella banca Goldman Sachs con gli obblighi previsti nei trattati per gli ex membri della Commissione. Spiega un comunicato stampa che “l’impegno di Barroso di fronte al comitato etico di non fare attività di lobby verso la Commissione sarebbe stato messo in dubbio da un incontro tra Barroso e un vice-presidente”, registrato nell’agenda del vice-presidente come “incontro con la Goldman Sachs Bank”, anche se i due interlocutori hanno successivamente affermato si sia trattato “di un incontro privato e personale”. Se gli ex-commissari “hanno diritto a un’occupazione dopo il loro incarico”, in quanto ex funzionari pubblici, devono anche “garantire che le loro azioni non compromettano la fiducia dei cittadini”, secondo O’Reilly. Il fatto che il nuovo incarico di Barroso abbia generato “seria inquietudine” nell’opinione pubblica, “dovrebbe almeno sollevare preoccupazioni nella Commissione in merito all’adempimento dell’obbligo di discrezione”. Secondo la mediatrice, inoltre, il Codice di comportamento entrato in vigore il 1° febbraio scorso non è ancora sufficiente a garantire si evitino simili situazioni; inoltre il periodo in cui gli ex-commissari devono notificare i loro nuovi ruoli dovrebbe passare da 18 mesi a diversi anni. La commissione dovrà pronunciarsi entro il 6 giugno 2018.

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