Migranti: il sindaco di Pozzallo, “arrivano sempre più persone malnutrite, morte di fame e di sete”

“Non capisco la distinzione tra immigrati che vengono da Paesi in guerra e immigrati che provengono da un Paese dove c’è una situazione economica che è drammatica. Però quello che mi impressiona è che sembra di tornare a 70 anni fa, quando abbiamo visto quelle drammatiche scene di un campo di concentramento e quegli esseri umani, quegli ebrei, ridotti pelle e ossa”. Lo afferma Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo e primario del pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica, a Effetto Giorno a Radio 24, appena appresa la notizia che un migrante di 22 anni è morto poco dopo lo sbarco a causa della malnutrizione. “Questa è la sensazione che ho avuto in questo ultimo sbarco – continua Ammatuna -, quindi la situazione peggiora sempre di più e ci vuole veramente una strategia europea. Le persone di quest’ultimo sbarco sono persone malnutrite, proprio morte di fame e di sete, alcune di loro sono morte di stenti fisici”. “Noi, come città, vogliamo continuare in quest’opera di accoglienza perché in un Paese civile non ci si può tirare indietro – conclude -. Speriamo che ci sia un maggiore coinvolgimento dell’Europa e voglio ribadire che abbiamo accanto a noi il ministero degli Interni e il governo italiano”.

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