Lettera di Benedetto XVI: card. Bassetti, “ha fatto bene a sfatare pregiudizi che non hanno ragione di esistere”

“C’è una continuità formidabile (tra Benedetto XVI e Papa Francesco, ndr), non solo perché sono tutti e due Papi del Concilio. Benedetto giovanissimo partecipò come perito conciliare e Francesco il Concilio lo ha vissuto, lo ha applicato come pastore dell’America latina e lo sta portando avanti come compito primario. La conversione pastorale è una conversione al Concilio”. Lo ha detto questa mattina il presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, card. Gualtiero Bassetti, a margine della conferenza di presentazione a Roma del progetto “Ospedali aperti”, in riferimento alla lettera inviata dal Papa emerito sulla continuità del papato di Francesco con il proprio. “Papa Benedetto ha voluto sottolineare questa continuità. Ha fatto una cosa bellissima – ha aggiunto il porporato -. Ha detto: ‘Cosa state a dire dividendoci? Io sarei il teologo ma non il pastore. Lui è il pastore e non sarebbe il teologo? Lui è un grande teologo e lo ha dimostrato, è un grande pastore. Io che ho fatto di mestiere il teologo, facendo il Papa mi sono convertito a fare il pastore e l’ho fatto fino in fondo. Dove sta la differenza?’, si domanda. La differenza – aggiunge il card. Bassetti – sarà nel carattere, sarà nello stile, ma nella sostanza si domanda Benedetto XVI dove sta la differenza tra me e il Papa attuale? Per me – conclude il presidente della Cei -, ha fatto benissimo a sfatare dei preconcetti, dei pregiudizi che non hanno nessuna ragione di esistere”.

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