Giornata del malato: Unitalsi, in 500 a Lourdes per l’apertura delle celebrazioni dedicate al 160° anniversario dalla prima apparizione

Saranno più di 500 le persone che grazie all’Unitalsi domenica 11 febbraio saranno a Lourdes per l’apertura delle celebrazioni dedicate al 160° anniversario dalla prima apparizione di Maria a Bernadette Soubirous. La ricorrenza, nella quale viene celebrata la 26ª Giornata mondiale del malato, darà inizio anche agli appuntamenti per i 115 anni di fondazione dell’associazione. L’Unitalsi raggiungerà Lourdes con pullman e aerei che accompagneranno al santuario mariano soci e pellegrini appartenenti alle sezioni piemontese, lombarda, ligure, toscana, abruzzese, siciliana occidentale, pugliese e triveneta. A guidare il pellegrinaggio in Francia saranno i vice presidenti nazionali Unitalsi, Roberto Maurizio e Amelia Mazzitelli insieme ai consiglieri nazionali Rocco Palese e Maria Gisella Molina.
Sempre domenica 11 febbraio, a Roma, l’Unitalsi parteciperà alla messa che sarà celebrata nella basilica di san Giovanni in Laterano dall’arcivescovo Angelo De Donatis, vicario generale del Santo Padre per la diocesi di Roma. La celebrazione, in programma alle 17.30 sarà preceduta, alle 16.30, dalla recita del Rosario, guidato dal vescovo ausiliare Paolo Ricciardi, responsabile della pastorale sanitaria. Al termine della messa, alle 18.30, verranno accese le fiaccole per la tradizionale processione aux flambeaux all’interno della basilica. “La ricorrenza dell’11 febbraio è importante per tutta la grande famiglia dell’Unitalsi – ha dichiarato il presidente nazionale, Antonio Diella – di cui fanno parte gli amici ammalati, disabili e sofferenti che accompagniamo nei nostri pellegrinaggi e, quotidianamente, nel loro percorso di vita imparando, grazie a loro, ed essere generosi strumenti di carità”. “In questa giornata, in comunione con i nostri fratelli e sorelle a Lourdes, pregheremo tutti insieme con un’unica invocazione ricordando il miracolo che avvenne a Lourdes nel 1858 quando alla giovane Bernadette apparve per la prima volta la Vergine, aprendo a noi una strada che non smetteremo mai di percorrere”, conclude Diella.

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