Rifugiati: Eminente (Msf), appello ad Istituzioni per “trovare soluzioni condivise”

Di fronte “ad un crescendo in negativo sui temi delle migrazioni”, Medici senza frontiere (Msf) chiede di andare “al di là delle speculazioni” e rivolge un appello alle Istituzioni affinché queste istanze “trovino ascolto anche in campagna elettorale per individuare soluzioni condivise”. Lo ha affermato il direttore generale, Gabriele Eminente, intervenendo alla presentazione di “Fuori Campo”, il secondo rapporto di Msf sulle condizioni di vita di circa 10mila persone, in prevalenza richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale o umanitaria, che vivono in condizioni al limite in 47 insediamenti informali, per lo più all’aperto, in baraccopoli, dentro e fuori le città. “Siamo una piccola parte di un mondo ampio che è la società civile che vuole sentirsi comunità”, ha detto Eminente sottolineando che il Rapporto mette in luce “situazioni nascoste” e le segnala “a chi ha un ruolo per migliorare la dignità di queste persone”. “Non deve essere percepita come una mappatura della criminalità, ma della vulnerabilità”, ha chiarito il direttore generale di Msf che ha aggiunto: “Non è solo critica e richiesta, ma alcune raccomandazioni contenute nel Rapporto si basano su situazioni virtuose che abbiamo riscontrato, come ad esempio casi di città che hanno sviluppato un recupero di edifici, attività di sgombero gestite senza ricorrere alla violenza e con soluzioni abitative alternative, protocolli con Aziende sanitarie locali”. “Dobbiamo guardare a questi esempi – ha concluso – per intervenire”.

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