Ambiente: Assisi, conclusi i lavori della tre giorni del Movimento cattolico per il clima

Si è chiusa, all’Istituto Serafico di Assisi, la tre giorni del Movimento cattolico per il clima (Global catholic climate movement) per “tracciare i temi prioritari e stilare una vera e propria road map di avvicinamento agli obiettivi della campagna internazionale per il disinvestimento dalle fonti fossili”. “Sono passati quattro mesi – precisa una nota – da quando 40 istituzioni e organizzazioni cattoliche in rappresentanza di ogni parte del pianeta hanno annunciato di aver abbandonato il sostegno finanziario ai combustibili fossili e gettato le basi per un’economia a impatto zero di carbonio”. Ad Assisi, città di san Francesco “e luogo sacro profondamente significativo per 1,2 miliardi di cattolici in tutto il mondo, meta ogni anno di numerosi pellegrinaggi, tre diverse organizzazioni religiose – il Sacro Convento, la diocesi e l’Istituto Serafico – hanno scelto di aderire alla campagna sulla base anche degli insegnamenti di Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’, che sottolinea l’importanza di dar vita a un modello che sia più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale e che preveda un’accelerazione nel processo di transizione dalle fonti fossili di energia a quelle rinnovabili”. “La scelta di tenere questi primi lavori all’Istituto Serafico di Assisi nasce come segno della cura del Creato a partire dai più deboli e di quella ecologia integrale che ha a cuore tutta l’umanità ed il Creato nelle sue fragilità e vulnerabilità”, ha dichiarato Tomas Insua, direttore esecutivo del Global catholic climate movement. “Siamo stati accolti in maniera eccellente non solo dalle persone incontrate, ma anche i luoghi dove il Serafico cura i propri ragazzi e dove in questi giorni abbiamo focalizzato i prossimi impegni del movimento, esprimono un’attenzione di altissimo livello verso il mondo circostante e la sua salvaguardia. Qui al Serafico si intuiscono già come realizzate tante delle indicazioni che la Laudato si’ ci offre per essere attenti a noi, al prossimo e al Creato che ci accoglie”.

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