Minori: Rinaldi (psichiatra), “il problema è quale risposta il bambino riceve al suo bisogno d’amore”

La rabbia è il modo di reagire alla frustrazioni, ma esiste la rabbia in quanto esiste l’amore. Si fa fatica a pensare che esista nei bambini rabbia come difesa e meccanismo protettivo protetico, ma il problema fondamentale è che tipo di risposta il bambino riceve al suo bisogno d’amore”. Ne è convinto Lucio Rinaldi, responsabile Uoc Day hospital psichiatria del Policlinico Gemelli di Roma. Intervenendo alla tavola rotonda conclusiva del convegno odierno “La rabbia che non si vede. Prevenire la psicopatologia in età infantile”, Rinaldi afferma: “Occorre fare un bilancio continuo tra quanto è possibile amare e quanto è possibile odiare”.  Per quanto riguarda l’adolescente, lo psichiatra invita a ricordare che “si sente ‘violentato’ dalla crescita che confligge con i suoi bisogni infantili”. Più in generale, “occorre fare un discorso sulla rabbia ma anche sull’amore, a  partire dalla spinta originaria del legame del bambino con la sua mamma”. E questo anche nei disturbi dell’apprendimento: “E’ molto difficile individuare quale sia disturbo apprendimento specifico che a volte si struttura dentro storie che iniziano nella vita intrauterina”. “La rabbia – conclude – esiste in quanto esiste l’amore. Occorre affrontare il tema della distruttività come blocco della capacità di amare, di pensare, di crescere”.

 

 

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