Diocesi: Rossano-Cariati, inaugurata “Casa della Speranza”. Il vescovo, “guardare agli ultimi è la cifra del Vangelo”

“Aprire la Casa della Speranza è per noi voler annunciare una ‘buona novella’ in modo privilegiato a quei fratelli e sorelle che, esclusi della società, cercano di dare un senso e una prospettiva alla propria vita”. Con queste parole monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo di Rossano-Cariati, presenta la struttura di carità che viene inaugurata questo pomeriggio nella città bizantina. Ubicata nella stazione rossanese, “Casa della Speranza” sorge grazie alla sinergia tra Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., Caritas nazionale, Caritas diocesana e Associazione Onlus Tenda. “Sulla scia di un cammino iniziato da tempo, la Chiesa di Rossano-Cariati fa suo lo sguardo inclusivo di un umanesimo cristiano rilanciato dall’Evangelii Gaudium di Papa Francesco”, afferma ancora mons. Satriano, che richiama “gli esecrabili fatti di Rosarno”, “dove la dignità dell’uomo è calpestata”, i quali “non possono vederci semplicemente alla finestra nel giudicare e condannare quanto accaduto ma devono porci sulla strada dove incontrare, abbracciare e accompagnare i vari disagi di questa nostra società, sempre più impoverita da atteggiamenti qualunquisti”. Per l’arcivescovo, la “Casa della Speranza” desidera “essere una piccola opera segno” perché “guardare ai poveri e agli ultimi non è un fatto di moda ecclesiale ma è la cifra del Vangelo”. Diversi i servizi prestati all’interno della Casa, dalla doccia alla lavanderia, allo smistamento e alla consegna dei vestiti. Attivo anche un ambulatorio medico, in collaborazione con il Centro di ascolto, chiamato a filtrare le richieste e le esigenze degli utenti. Presso “Casa della Speranza” sarà attivo anche l’Emporio della solidarietà.

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