Safer Internet Day: Fedeli (min. Istruzione), “servono consapevolezza, informazione, regole ed educazione”

“Internet è la nuova società che non va demonizzata. Di fronte a questa realtà qualcuno dice ‘proibiamo’, ma con la proibizione non si utilizzano le opportunità. Servono consapevolezza, informazione, regole ed educazione”. Lo ha affermato questa mattina Valeria Fedeli, ministra dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, intervenendo al teatro Brancaccio di Roma all’evento nazionale per il Safer Internet Day, la Giornata mondiale per la sicurezza in rete. Rivolgendosi agli studenti presenti, la ministra li ha invitati ad essere “educati attraverso l’utilizzo del digitale, così come lo siamo nel rapporto con le persone”. “Quando utilizziamo la rete delle reti – ha proseguito – dobbiamo pensare che ogni atto che facciamo può facilitare correttamente chi sta dall’altro lato, chi guarda quell’informazione oppure può fare un danno”. Ci vuole “rispetto”. Anche perché “non dobbiamo mai pensare che quando usiamo il digitale, la rete, sia possibile essere anonimi. La rete non ti fa restare anonimo”. Per cui “c’è una responsabilità individuale sul modo con cui ciascuno utilizza la rete”. E, rivolgendosi nuovamente agli studenti, ha ammonito: “Se voi siete educati ad usare bene e al meglio la rete, costruite anche attraverso la rete una relazione positiva. Diversamente se la si usa male, con parole di violenza e sopraffazione, con bullismo e cyberbullismo, ci si fa molto male. E si può anche morire”. “Ecco perché è importante l’educazione civica digitale”, ha sottolineato la ministra, evidenziando il ruolo degli insegnanti, che ha ringraziato: “Devono essere messi nelle condizioni di conoscere come si utilizza la rete per essere in grado di educare a un utilizzo civile, utile e didattico della rete”. Per Fedeli, è necessaria “una nuova alfabetizzazione per il mondo. Perché il digitale cambia le relazioni, il modo con cui ci dobbiamo rapportare, con cui consumiamo e acquistiamo dei prodotti”. “Cambia anche il modo in cui cognitivamente apprendiamo”, ha aggiunto, rilevando su questo aspetto “la grande responsabilità della scuola”. La ministra ha invitato a fare “attenzione ai contenuti, alle fake news, alle informazioni non scientifiche” che sono in rete. Secondo Fedeli, la scuola deve aiutare a diventare “capaci di distinguere i contenuti effettivamente formativi dalle informazioni improprie” facendo un grande lavoro: “Insegnare a ragazze e ragazzi a risalire alla fonte dell’autenticità delle informazioni. Questo è fondamentale”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy