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Commissione Ue: strategia per i Balcani occidentali. Le “condizioni” poste da Bruxelles e sei “iniziative faro”

La bandiera dell'Ue nella sede del Parlamento europeo a Strasburgo

(Strasburgo) Si intitola “Una prospettiva di allargamento credibile e un maggior impegno dell’Ue per i Balcani occidentali” la “strategia” adottata oggi dalla Commissione che ribadisce il “futuro europeo della regione” come “investimento geostrategico in un’Europa stabile, forte e unita, fondata su valori comuni”. L’Alto rappresentante Federica Mogherini ha sottolineato, nel presentare la strategia, che la stabilità e lo sviluppo nei Balcani va a vantaggio dell’intera Ue. La strategia indica le priorità e i settori di cooperazione rafforzata congiunta “per affrontare le specifiche sfide cui sono confrontati i Balcani occidentali, in particolare l’esigenza di riforme fondamentali e di relazioni di buon vicinato”. Una prospettiva di “allargamento credibile” esige, secondo l’esecutivo Ue, “sforzi sostenuti e riforme irreversibili”. Il cammino verso l’Ue è, però, “lungo”, “oggettivo” e “basato sul merito”, ovvero “dipende dai risultati concreti realizzati da ciascun Paese”. La Commissione ha annunciato in particolare sei “iniziative faro”, “azioni specifiche che l’Ue adotterà nei prossimi anni a sostegno degli sforzi di trasformazione sostenuti dai Balcani occidentali in settori di reciproco interesse”. Si tratta di iniziative volte a “rafforzare lo Stato di diritto, a intensificare la cooperazione in materia di sicurezza e migrazione attraverso squadre investigative comuni e la guardia di frontiera e costiera, estendere ai Balcani occidentali l’Unione dell’energia dell’Ue o abbassare i costi di roaming e diffondere la banda larga nella regione”. La strategia sottolinea inoltre “la necessità che l’Ue sia pronta ad accogliere nuovi membri, una volta soddisfatti i criteri”.

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