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Portogallo: Associazione medici cattolici, no alla proposta di legge per legalizzare l’eutanasia

“La recente proposta di legge per legalizzare l’eutanasia in Portogallo, presentata lo scorso sabato 3 febbraio dal Blocco di sinistra (Bloco de Esquerda), influenzerà seriamente il rapporto medico-paziente e distruggerà la medicina stessa”. Lo scrive oggi l’Associazione dei medici cattolici portoghesi (Amcp) in una nota in cui afferma che “non vi è legittimità etica ad approvare una legge la cui applicazione creerà una sfiducia generale nella relazione medico-paziente, perché il potere di provocare o anticipare la morte di qualcuno, anche a sua richiesta, va contro la stessa medicina, è un potere che distrugge inevitabilmente la medicina”. L’associazione, che ha già più volte manifestato nel dibattito pubblico la sua opposizione alla legalizzazione dell’eutanasia, critica tra le altre cose la prevista partecipazione di medici in una Commissione per la valutazione dei processi di anticipazione della morte. “Ammettere che i medici possano validare o partecipare a una decisione che causa la morte, con l’obiettivo di eliminare la sofferenza, è assolutamente inaccettabile” si legge nel testo dell’Amcp. In nessuna circostanza “eutanasia o suicidio assistito possono essere considerati atto clinico, poiché non sono intese ad alleviare o curare una malattia, ma a porre fine alla vita del paziente”.

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