Papa Francesco: a Consulta nazionale antiusura, “l’usura è un peccato grave”. “Istituzioni disincentivino le cause di usura, come il gioco d’azzardo”

“L’usura è un peccato grave: uccide la vita, calpesta la dignità delle persone, è veicolo di corruzione e ostacola il bene comune. Essa indebolisce anche le fondamenta sociali ed economiche di un Paese”. Lo ha affermato questa mattina Papa Francesco ricevendo nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico i membri della Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II”. “Alla base delle crisi economiche e finanziarie – ha osservato il Papa – c’è sempre una concezione di vita che pone al primo posto il profitto e non la persona”. Mentre invece “la dignità umana, l’etica, la solidarietà e il bene comune dovrebbero essere sempre al centro delle politiche economiche attuate dalle pubbliche Istituzioni”. “Da esse – ha ammonito Francesco – ci si attende che disincentivino, con misure adeguate, strumenti che, direttamente o indirettamente, sono causa di usura, come ad esempio il gioco d’azzardo, un’altra piaga”. Il Papa ha anche sottolineato che “con tanti poveri, tante famiglie indebitate, tante vittime di gravi reati e tante persone corrotte nessun Paese può programmare una seria ripresa economica né tantomeno sentirsi al sicuro”. “Il Signore – ha aggiunto Francesco – ispiri e sostenga le pubbliche autorità, affinché le persone e le famiglie possano usufruire dei benefici di legge come ogni altra realtà economica; ispiri e sostenga i responsabili del sistema bancario, affinché vigilino sulla qualità etica delle attività degli istituti di credito”. “Vale la pena di sottolineare – ha aggiunto – che molte banche sono nate e si sono diffuse nel mondo proprio per sottrarre i poveri all’usura con i prestiti senza pegno e senza interessi”. Rivolgendosi ai presenti, Francesco li ha invitati ad “essere uomini e donne di incontro, di ascolto, di prossimità” perché “fronteggiando l’usura e la corruzione, anche voi potete trasmettere speranza e forza alle vittime”. E se “per le istituzioni siete stimolo ad assicurare risposte concrete a chi è disorientato”, “per gli stessi usurai potete essere richiamo al senso di umanità e di giustizia”, ha evidenziato il Papa. Da Francesco l’esortazione a continuare ad “essere riferimento di speranza”, continuando il servizio “con perseveranza e coraggio”. Il Papa ha rivolto anche un saluto alle “vittime dell’usura e dell’azzardo” chiedendo loro di trasmettere “alle persone che sono ancora dentro quel tunnel il vostro coraggio, raccontando la vostra esperienza, testimoniando che si può venire fuori dall’usura e dall’azzardo”. Infine l’appello “per un nuovo umanesimo economico, che ‘metta fine all’economia dell’esclusione e dell’inequità’, all’economia che uccide, a sistemi economici in cui uomini e donne non sono più persone, ma sono ridotte a strumenti di una logica dello scarto che genera profondi squilibri”.

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