Olivelli beato: il nipote, “coronamento di un percorso straordinario”. “Era un leader che ha saputo tramutare il pensiero in azione concreta”

Al rito di beatificazione hanno partecipato anche i familiari di Terenzio Olivelli. “Si tratta – dichiara al Sir il nipote Diego – del coronamento di un percorso straordinario, che è quello di Teresio. Non stiamo festeggiando una gioia intima, di famiglia, dobbiamo rendere il giusto onore e merito a un personaggio che deve essere di tutti, condiviso”. La famiglia è stata accolta dalla Chiesa della diocesi di Vigevano, dalle numerose delegazioni del corpo degli alpini, da quelle dell’Azione cattolica, degli Scout e della Fuci – che hanno curato insieme il servizio d’ordine – dai sindaci delle città della Lomellina che furono teatro dell’infanzia e della prima giovinezza del Beato, il cui percorso, secondo il nipote, costituisce un messaggio forte e ancora oggi valido, soprattutto per chi intende porsi come modello per la comunità. “Teresio – commenta – deve essere un patrimonio di tutti quanti, soprattutto di chi ci guida. Lui era un leader che ha saputo tramutare il pensiero in azione concreta, questo devono fare i veri leader, ancora di più in un momento in cui sono presenti scarsi punti di riferimento, come accade al tempo odierno. Questo è l’insegnamento moderno e attuale di Teresio”.

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