Lavoro: mons. Santoro (Taranto), “serve vera conversione culturale puntando sull’Impresa 4.0”

(da Bari) “La 48ª Settimana sociale sviluppando i quattro registri comunicativi della denuncia, delle buone pratiche, del racconto e delle proposte ha segnato una vera novità di metodo”. Così mons. Filippo Santoro, vescovo di Taranto e presidente del comitato scientifico delle Settimane sociali, richiama quanto discusso a Cagliari in occasione del consueto appuntamento dei cattolici su lavoro e vita sociale. Lo fa a Bari durante il convegno “La proposta della Settimana sociale di Cagliari per le nostre diocesi. L’esperienza sinodale, proposte operative, incidenza nella polis”. “Serve una vera ‘conversione culturale’ – dice mons. Santoro – legata alla riscoperta del senso del lavoro mediante la valorizzazione dei legami sociali e spirituali in un nuovo rapporto tra imprenditore e lavoratore; tenendo presente l’economia digitale e il formarsi dell’Impresa 4.0, con una capacità politica e sociale di regolarne l’uso e la gestione. La cosiddetta industria 4.0 può essere anche per il nostro Paese una occasione da non perdere e da indirizzare non solo al profitto, ma alla creazione posti di lavoro; mettendo insieme economia e società, le persone con le loro aspirazioni legittime e la visione alta della politica intesa come ‘via istituzionale della carità’ (Caritas in veritate). Passare da un’economia della sussistenza ad un’economia dell’esistenza – produttrice è la via per salvare e insieme umanizzare il lavoro”. I cattolici in politica, allora, sono chiamati a “dare risposte comuni, all’interno delle differenze partitiche, sui problemi vitali delle persone e della società. In questo modo abbiamo una prospettiva ecumenica condivisibile”.

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