Giornalismo: Spampinato (Fnsi-Odg), “oltre 52mila operatori dell’informazione minacciati”

In dieci anni sono stati 3.508 i giornalisti, blogger e altri operatori dei media che, a causa della loro attività, hanno subito intimidazioni, minacce, ritorsioni, e azioni legali strumentali. Ma si tratta solo della “punta dell’iceberg”, in quanto bisognerebbe “calcolare anche la massa sommersa e dunque moltiplicare 3.508 per 15, arrivando ad una cifra di più di 52mila giornalisti minacciati”. A fornire i dati è stato Alberto Spampinato, direttore e il fondatore di “Ossigeno per l’informazione”, l’osservatorio permanente della Fnsi e dell’Ordine dei Giornalisti sui cronisti italiani minacciati e sotto scorta e sulle notizie oscurate con la violenza. “È la realtà, non è un numero esagerato: stiamo parlando di giornalisti iscritti all’Albo, ma anche di blogger, di fotografi di cronaca, di video reporter, di editori, di opinionisti”, ha sottolineato intervenendo al laboratorio “Buone pratiche del giornalismo contro mafie e bavagli all’informazione”, organizzato a Roma nell’ambito dell’evento “Contromafiecorruzione” promosso da Libera. “Il ‘noi’ è fondamentale perché spesso noi cronisti che siamo sotto scorta viviamo un retroscena di solitudine”, ha confidato Federica Angeli, giornalista di Repubblica, la cui “vita è stata capovolta” a seguito dell’inchiesta sulla mafia ad Ostia che “è costata la mia libertà è quella di mio marito e dei miei figli”. “È stato importante – ha detto – avere la scorta mediatica, avere persone che hanno voluto condividere via social queste inchieste che illuminano qualcosa che nessuno vuole vedere”.

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